Riconoscete lo stato di guariti dalla covid!

di Redazione Assis

Assis, insieme ad altre 13 associazioni, ha sottoscritto la lettera che il Coordinamento Comitati Guariti da Covid ha inviato al Consiglio Superiore di Sanità, interpellato dal Ministro della Salute per conoscere le evidenze scientifiche riguardo ai soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2. Con questa lettera vogliamo rimarcare, ancora una volta, le evidenze ormai assodate riguardo alla assoluta inutilità per i guariti dalla covid di una successiva vaccinazione, a fronte di un incremento del 60% di potenziali effetti avversi rispetto a chi non ha mai avuto l’infezione!

  • la pregressa infezione produce un’immunità protettiva di maggior efficacia e di lunga durata anche nei confronti delle nuove VOC che, qualora si verifichi il raro evento della reinfezione, è efficacemente protettiva anche da malattia grave, ospedalizzazione e morte (cfr. anche Chemaitelly et al.,2022);
  • come rilevabile dagli stessi dati ISS, anche a seguito dell’“ondata” Omicron e delle sue sottovarianti, la percentuale totale delle reinfezioni (comprendente anche le recidive di infezioni rivoluzionarie nei vaccinati) è attestata comunque al 4%;
  • la carica virale dei soggetti guariti e reinfettati è bassa e comunque di molto inferiore a quella dei soggetti vaccinati anche con booster (che frequentemente contraggono un’infezione rivoluzionaria), quindi con una minore potenzialità di diffusione virale;
  • la vaccinazione nei guariti produce un beneficio insignificante, mentre espone i soggetti a una percentuale di effetti avversi superiore fino al 60% rispetto ai soggetti covid-naive; inoltre, un recentissimo studio (ancora sottoposto a revisione) ha evidenziato che non vi è differenza alcuna tra immunità naturale e immunità ibrida nel prevenire i rischi correlati a una successiva reinfezione (Al-Aly et al., 2022)
  • Non esistono dati scientifici relativi a vaccinazione di soggetti guariti dato che gli stessi sono stati esclusi aprioristicamente da tutti i trials condotti dalle case farmaceutiche produttrici dei vaccini;
  • gli attuali vaccini, come è ormai noto, non hanno attività sterilizzante e il loro effetto immunizzante degrada rapidamente nel tempo (fino a raggiungere addirittura efficacia negativa, finanche sui decessi, Emani et al., 2022), per cui l’obbligo previsto ex-lege di prevenire il contagio non può essere assolto utilizzandoli.

Vaccinare un soggetto già guarito, tra l’altro, significa sprecare preziose risorse pubbliche, come ben esposto nella lettera stessa!

Auspicando che finalmente anche le autorità politiche, che affermano di agire sulla base delle evidenze scientifiche, prendano atto di quanto la scienza ha già rilevato e riconoscere lo “status” di guarito con tutte le relative implicazioni consequenziali!

QUI puoi leggere la lettera.

Pubblicato il 12/07/2022 su:

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