Nuova variante dominante, efficacia calante

di Eugenio Serravalle

Gli studi che hanno condotto all’approvazione in emergenza degli attuali vaccini anti COVID sono stati effettuati quando il virus circolante era sostanzialmente diverso da quello oggi predominante. Il SARS-CoV-2 si è evoluto, con una maggiore contagiosità e capacità di eludere l’immunità conferita dalla vaccinazione.
L’Istituto Superiore di Sanità ha valutato l’efficacia del vaccino Pfizer contro l’infezione da SARS-CoV-2 e contro l’insorgenza di COVID-19 grave nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni in Italia in un’analisi retrospettiva condotta da gennaio ad aprile 2022, quando Omicron è divenuta predominante.
Scrivono gli Autori: “Nell’attuale contesto epidemiologico, dominato dalla variante omicron (B.1.1.529), stimare l’efficacia della vaccinazione nei bambini in questa fascia di età è importante per fornire ai decisori di sanità pubblica informazioni utili per una eventuale ridefinizione delle strategie vaccinali”.
Durante il periodo in studio sono stati notificati 766 756 casi di infezione da SARS-CoV-2 e 644 casi di COVID-19 grave (627 ricoveri ordinari, 15 ricoveri in terapia intensiva e due decessi). Vorremmo precisare che il ricovero ordinario non è necessariamente indice di infezione grave, dal momento che non è inusuale in pediatria effettuare un periodo di osservazione breve per monitorare lo stato di salute del bambino. Sarebbe altresì importante avere dati sulla presenza o meno di co-morbilità nei bambini ricoverati in terapia intensiva e sui deceduti.
L’efficacia del vaccino contro l’infezione da SARSCoV-2 nel gruppo completamente vaccinato è risultata pari al 29,4%, mentre nel gruppo parzialmente vaccinato è stata pari al 27,4%.
L’efficacia del vaccino contro COVID-19 grave nel gruppo completamente vaccinato è risultata pari al 41,1%, mentre nel gruppo parzialmente vaccinato è stata pari al 38,1%.
L’efficacia del vaccino contro le infezioni ha raggiunto il picco del 38,7% (37,7-39,7%) 0–14 giorni dopo la vaccinazione completa ed è diminuito al 21,2% (19,7–22,7%) 43–84 giorni dopo la vaccinazione completa.

Fonte ISS

Il periodo di osservazione termina dopo meno di 3 mesi. Se fosse proseguito, avremmo avuto modo di notare che anche tra i bambini italiani, si sarebbe manifestata l’efficacia negativa, cioè avremmo potuto constatare che i bambini vaccinati si ammalano più dei non vaccinati. Come peraltro si evince dai dati pubblicati settimanalmente dallo stesso ISS.

Fonte StatSalute

La linea verde rappresenta i vaccinati con ciclo completo da non più di 120 giorni: il rischio relativo di contagio è maggiore rispetto ai non vaccinati del 30,8% al 22 giugno 2022.
Gli Autori concludono: “La vaccinazione contro COVID-19 nei bambini di 5-11 anni in Italia ha mostrato una efficacia minore nel prevenire l’infezione da SARS-CoV-2 e il COVID-19 grave rispetto a quella osservata con lo stesso vaccino in persone di età pari o superiore a 12 anni. L’efficacia contro l’infezione sembra diminuire dopo il completamento del ciclo primario di vaccinazione”.
Un delicato eufemismo: il dato crudo che l’efficacia è ben lontana da quel 50% che rappresentava il valore minimo per ottenere l’approvazione alla commercializzazione del farmaco.
I decisori di sanità pubblica hanno adesso le informazioni utili per ridefinire le strategie vaccinali, almeno per i bambini. Data l’autorevolezza della fonte, attendiamo una riformulazione delle raccomandazioni sulla vaccinazione anti COVID almeno in ambito pediatrico.

https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(22)01185-0/fulltext

Pubblicato il 2/07/2022 su:

Potrebbero interessarti anche...