Tortura di Stato

di Thomas Fazi

È evidente che la maggior parte delle persone non ha la minima cognizione della gravità di quanto sta avvenendo. In pratica, da domani, con l’entrata in vigore del green pass rafforzato, milioni di giovani dai 12 anni in su, per il semplice fatto di aver legittimamente scelto, nel pieno rispetto della legge, di non vaccinarsi (o perché i loro genitori hanno scelto di non vaccinarli), forse perché ritengono, altrettanto legittimamente, che il rapporto costi-benefici della vaccinazione nella loro fascia d’età sia negativo, tenendo conto:

(i) del fatto che il Covid presenta nei minorenni una mortalità statisticamente pari a zero (0,004 per cento per la precisione)

(ii) di quello che sappiamo (e soprattutto di quello che non sappiamo) sulle reazioni avverse da vaccino (vedasi anche le recenti dichiarazioni di Abrignani del CTS sull’assurdità di fare richiami continui ogni pochi mesi);

e (iii) del fatto che ormai è evidente che la vaccinazione dei giovani non presenta alcun beneficio per la collettività, in quanto non previene la diffusione del virus,

verranno di fatto esclusi dalla vita sociale: non potranno più partecipare ad eventi sociali, culturali o sportivi, né utilizzare i mezzi pubblici. Saranno ridotti a tutti gli effetti a cittadini di serie B, trattati come pericolosi untori da escludere, evitare, discriminare (o peggio). E tutto questo – lo ripetiamo – senza aver violato alcuna legge.

Bisogna aver perso qualunque senso della realtà, oltre alla propria umanità, per non rendersi conto delle gravissime conseguenze che questo avrà sulla salute mentale dei ragazzi, sotto forma di ansia, depressione e tendenze suicide, sapendo l’importanza dell’attività sociale, fisica e ludica, svolta insieme ai propri pari, per la salute psicofisica dei giovani. E questo a valle di due anni di criminale gestione pandemica che hanno già severamente compromesso la salute mentale dei giovani: i dati epidemiologici raccolti in 9 regioni italiane hanno infatti evidenziato un aumento dell’84 per cento degli accessi in pronto soccorso per patologie neuropsichiatriche, ed ancora peggio un aumento del 147 per cento dei casi di ideazione suicidaria, rispetto al periodo pre-Covid.

In pratica il governo sta scientemente distruggendo la salute mentale di milioni di giovani, nella consapevolezza che una parte non irrilevante di questi sarà verosimilmente spinta al suicidio.

Ora, questa politica sarebbe criminale anche se esistesse un beneficio collettivo nell’obbligare i giovani alla vaccinazione attraverso il ricatto e la coercizione, perché si starebbe comunque condannando milioni di giovani che hanno tutta la vita davanti a sofferenza certa, pregiudicandone il futuro, nella speranza (ipotetica per definizione) di prolungare di un po’ l’esistenza a chi la propria vita l’ha già vissuta (visto che il Covid rappresenta una minaccia letale statisticamente rilevante solo per gli over-sessanta).

Ma, come detto, è ormai evidente che la vaccinazione di massa dei giovani sani non presenta alcun beneficio per la collettività, poiché il vaccino non impedisce né l’infezione né la trasmissione. Il che rende la misura del governo ancora più crudele, in quanto priva di qualunque criterio epidemiologico.

In sostanza, siamo di fronte a una vera e propria tortura di Stato di massa operata nei confronti di milioni di giovani. Se avete perso la capacità di indignarvi di fronte a uno schifo di questa gravità, avete non solo perso la ragione ma la vostra stessa umanità. Ma non per questo sarete perdonati. Come disse una volta un tizio:

E se vi siete detti

non sta succedendo niente,

le fabbriche riapriranno,

arresteranno qualche studente

convinti che fosse un gioco

a cui avremmo giocato poco

provate pure a credervi assolti

siete lo stesso coinvolti.

Pubblicato il 9/01/2022 su:

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